giovedì 24 luglio 2014

Cus Jonico, Conversano traccia le linee direttive per il 2014/15

In un’intervista concessa a Toni Cappuccio  il dirigente responsabile cussino anticipa i criteri di scelta del nuovo Cus in vista della seconda stagione in Serie B

Festeggiati i primi 40 anni di vita cestistica, addirittura con la magnifica “torta” della nazionale sperimentale al PalaMazzola, ora il Cus Jonico si appresta a vivere la prossima stagione, 2014/2015, in serie B (la FIP ritorna all'antica denominazione), all'insegna del cambiamento e rinnovamento.
Un nuovo corso dettato dalla precedente stagione in cui la squadra del presidente Sergio Cosenza ha sofferto non poco l'esordio in un campionato di spessore tecnico elevato finendo all'ultimo posto in regular season e restando al palo anche nei play out. La falcidie della crisi economica ha poi colpito, nel finale di stagione, una società gloriosa come il San Severo che è stata dichiarata retrocessa d'autorità, salvando il posto ai rossoblu.
I dirigenti cussini hanno, quindi, tratto tesoro da quella sofferenza per prepararsi meglio alla nuova stagione con un anno di esperienza in più. Come? Ce lo dice il solerte dirigente responsabile, Roberto Conversano: “Con tre senior di buona levatura tecnica, morale e caratteriale e sette under di buon livello attingendo dalla scuola della consorella Virtus. L'organico sarà comunque completato fino ad avere 14 elementi in prima squadra che il confermatissimo coach Nicola Leale avrà a disposizione, onde evitare che gli inevitabili acciacchi ed infortuni possano nuocere nell'allestimento del roster da mandare sul parquet. Ciò che nella passata stagione ci ha danneggiato parecchio”.
Niente più, quindi, tarantinità di roster con l'eccezione del biscegliese Leoncavallo? “Quella della tarantinità è stata una bella esperienza che ci ha consentito di passare dalla C/2 alla DNB ed anche di fare un'operazione di simpatia-empatia per il mondo cestistico jonico. I risultati poi hanno sostenuto o meno questa missione. Siamo passati, infatti, da circa 1100 spettatori nelle prime due partite del campionato appena finito, in pratica gli stessi dei play off  promozione in C/1 con il Maddaloni, ai circa 300 degli ultimi atti della DNB. Abbiamo, quindi, deciso di resettare tutto il roster precedente e di pensare ad un'altra strategia più proiettata a far crescere i bravi ragazzi virtussini, con tre buoni senior a far da chioccia. Altra novità sarà quella che Nicola Leale allenerà anche gli under 19 in modo da stabilire un più stretto legame con temi tattici e tecnici con i titolari della prima squadra. Vogliamo risvegliare la passione dei veri appassionati di basket e vedere affollati gli spalti del PalaMazzola.”
Insomma il verbo della cosiddetta “cantera” verrà coniugato anche qui. Sembra una buona soluzione di continuità. A proposito dei nuovi tre senior, credo che servano un buon play, una guardia tiratrice o un'ala forte ed un pivot di buona stazza. Non ci vuole la sfera magica! Dei “vecchi” della passata stagione non resterà proprio nessuno? “Per la guardia con tanti punti nelle mani, stiamo cercando di trattenere solo Sarli ma bisogna fare i conti con i suoi impegni di lavoro che certamente non gli potranno consentire molti allenamenti. Stiamo anche visionando altri under che ci sono stati proposti da altre società ma non riteniamo che siano migliori dei nostri, a meno che non si presenti uno con formazione già rodata e dotata”.
Insomma anno nuovo, vita nuova, con quali prospettive reali di classifica? “Certamente non vogliamo più soffrire come nel precedente ma contiamo e vogliamo arrivare almeno tra le prime otto. Non più play out ma play off per riconquistare pubblico e crediti”.
A proposito di crediti, credo che il grande evento della Nazionale, seguito a quello della Cavour, abbia fornito al Cus e alla città un significativo salto di qualità all'attenzione dei vertici federali e del mondo cestistico in generale che potete spendere meglio nel prossimo futuro, complice anche la presenza del cittì Simone Pianigiani, così coccolato dal presidente Cosenza, da te e da tuo fratello Massimo, prendendolo anche per la “gola”. “Questi grandi impegni di eventi vanno oltre il bel momento vissuto con il gotha del basket nazionale. Il significato più profondo è che possa essere un investimento di buona immaginare da spendere nei rapporti con la Federbasket, nel senso che non ci devono vedere solo come amici ma anche come buoni addetti ai lavori all'interno dell'intero movimento. Per puntare ancora più in alto ci siamo candidati, infatti, ad un evento ancora più blasonato. Per il momento non possiamo dire di più. Ci stiamo lavorando alacremente ma a fari spenti, perchè non siamo adusi a fare promesse da “marinaio”.
Beh! Detto da uno come te nato con la divisa? Comunque, quando l'ambizione è positiva e poggiata su solide basi strutturali, i buoni risultati si raccolgono sempre. Per ottenere ciò, però, bisogna fare i conti anche con le Istituzioni che debbono sostenere intelligentemente questi buoni propositi? “Vero! Contiamo, infatti, di riavere presto la disponibilità del PalaRicciardi per iniziare la nuova stagione con spazi adeguati allo sviluppo del nostro progetto sportivo e cestistico insieme agli amici della Virtus. Per il PalaMazzola ci stiamo attrezzando per renderlo ancora più frequentabile, non solo in occasione delle partite. L'obiettivo è di offrire agli sportivi jonici diversi momenti ludici di buon livello così da ampliare la gamma del panorama sportivo che non si limiti al solo calcio”.
Sarebbe un buon salto di qualità per i nostri conterranei, così com'è stato durante l'epopea del Cras. La vita è fatta di cicli. Chiuso uno se ne apre un altro...per fortuna!!!!!
Buon basket a tutti, Toni Cappuccio 
Si ringrazia il collega Toni Cappuccio per la realizzazione dell’intervista.