mercoledì 2 luglio 2014

“NOI NON SIAMO DEI BURATTINI!”

Claudio Marsella, Francesco Zaccaria, Ciro Moccia, Stefano Delli Ponti, Nicola Darcante e tanti altri nostri colleghi e parenti, tutti defunti a causa delle pessime condizioni lavorative e dall'inquinamento del nostro territorio. 
Slopping, impianti che ci cadono addosso, carriponte che camminano da soli, presenza di 1300 siti di amianto ufficialmente riscontrati da Bondi nel piano industriale, dispersione di ogni tipo di materiale cancerogeno, lavoratori che si ammalano, condizioni di lavoro disumane, ma nessuna di queste ragioni e' stata ritenuta valida per una vera e propria mobilitazione. 
Qualche sciopericchio, giusto per lavarsi la coscienza, con adesioni bassissime per non ferire troppo il padroncino. 
Ora ci invitano a recarci a Roma, perché? Perché Roma rappresenta lo Stato? È qui lo stato! 
Non dimentichiamoci che questa azienda è commissariata e che dall'inizio, gli incapaci che hanno rappresentato lo Stato, hanno sempre ribadito che l’Ilva e' fondamentale per il PIL nazionale, tanto che adesso si tenta di venderla agli indiani o ai cinesi! Emissari dello stato che in questi ultimi due anni non hanno fatto altro che umiliare, con le loro affermazioni, le condizioni di vita degli operai e dei cittadini di questa città. 
Senza andare troppo indietro nel tempo, il sub-commissario Ronchi ha dichiarato che la qualità dell'aria di Taranto e tra le migliori d'Italia!!! Sarà l'effetto diossina che ha colpito anche Bondi. 
I sindacati non hanno battuto ciglio davanti a tali affermazioni.
Ora ci chiedono di andare a Roma per chiedere garanzie sul futuro e sulla produzione, quel tipo di produzione mai arrestatosi nonostante i sequestri e che continua a produrre morte e distruzione per tutto il territorio. Risparmiamoci per favore altre pessime figure che hanno leso l'immagine storica della classe operaia, come le manifestazioni con acqua e panini pagati dall'azienda!! 
Anni di lotte buttati, con quella forma di "protesta", mai vista da nessuna parte. 
Risparmiamoci scioperi farsa come quelli del 26-27 luglio del 2012 dove mezza azienda era a fare blocchi stradali mentre l'altra metà continuava a produrre nonostante il fantomatico sequestro, cosa che accadrà anche l'undici luglio. 
Siamo certi che anche questa volta la produzione sarà garantita dagli stessi organizzatori dello sciopero. 
"Noi non siamo dei burattini! Lo abbiamo gridato in tanti davanti alla direzione". 
Vi invitiamo a boicottare questo sciopero FALSO o meglio, prendiamo al volo l'occasione per pretendere il fermo definitivo degli impianti e la RICONVERSIONE di questa azienda attraverso il reimpiego dei sui operai nelle bonifiche vista l'incapacità di garantire la produzione di acciaio pulito perché è come garantire ad un vecchio camion mai manutenuto, che viaggia senza autista e senza freni, travolgendo cittadini e lavoratori di continuare a circolare impunemente. 
È ora di dire basta a tutta la gente che continua a prenderci in giro con parole tipo A.I.A, COMMISSARIAMENTO, INDIANI, CINESI...è tutto falso! 
Facciamolo per il futuro dei nostri figli, per garantire loro un futuro migliore del nostro; è solo per loro che oggi bisogna lottare, compatti, uniti! 
Fermiamo la fabbrica, chiediamo un decreto (tanto sanno come farli d'urgenza) che preveda la confisca dei beni di proprietà di tutti i responsabili di questa scempio. 
Mandiamo via questi signori che continuano ad essere complici del massacro. 
CHI VA ROMA È COMPLICE!!! 
Noi ci vediamo giorno 11 luglio alla portineria A, alle 5 e 30, per un'assemblea con operai e tutti quei cittadini che vorranno lottare al nostro fianco (se lo sciopero verrà confermato), il panino e l'acqua portateveli da casa.


Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti