sabato 30 agosto 2014

RIPESCAGGIO: PARLA L'ESPERTO E CI SPIEGA TUTTO SU COME SI SVOLGERA'

QUALE E' DAVVERO IL METODO COL QUALE IL TARANTO POTRA' SPERARE, SE PRESENTASSE DOMANDA ENTRO MARTEDI 2/9/2014, DI ESSERE "RIPESCATO" IN LEGA PRO? CE LO SPIEGA SEMPLICEMENTE L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN DIRITTO SPORTIVO ALESSIA SIMEONE.

Riaperti i termini fino alle ore 19.00 del prossimo 2 settembre per la presentazioni delle domande di ripescaggio in Lega Pro,si scommette su quale squadra andrà a prendere il posto, nel girone A, del neopromosso in B, a sorpresa ,Vicenza.

 I criteri per il ripescaggio rimangono quelli individuati nel Comunicato 171/A del 25 maggio scorso. Si terrà conto quindi, nello stilare l’elenco delle papabili, DELLA CLASSIFICA FINALE REALIZZATA DALL’ASPIRANTE SOCIETÀ NELL’ULTIMO CAMPIONATO DISPUTATO, criterio al quale sarà assegnato un valore percentuale del 50%. Un correttivo al comunicato di maggio, che prevede l’ammissione in ordine alternato di società retrocesse dalla II divisione e società che abbiano disputato l’Interregionale,è intervenuto nei giorni scorsi poiché nella scelta si è deciso di dare priorità a queste ultime, seguendo le graduatorie predisposte dalla LND , secondo il regolamento approvato dal Consiglio Federale. Nel caso di parità fra società classificatisi al medesimo posto, prevarrà la società che ha vinto più gare nell’ultima stagione; a parità di gare vinte, quella che ha segnato più reti; a parità di reti segnate, quella che ne ha subite di meno. Infine, nella paradossale ipotesi di ulteriore parità, tutto sarà risolto dal sorteggio.

Nello stilare l’elenco delle aspiranti società a disputare il campionato in Lega pro, verrà attribuito un valore percentuale del 25% al secondo criterio individuato, quello della TRADIZIONE SPORTIVA DELLA CITTA’con assegnazione di 10 punti per la partecipazione ad ogni campionato di serie A dalla stagione 1929/1930; 7 punti per la partecipazione ad ogni campionato di serie B, 4 punti per la partecipazione ad ogni campionato di serie C, I divisione (C1) e II Divisione (C2) dalla stagione 1978/1979; 1 punto per ogni scudetto o Supercoppa di LND vinta, 2 per ogni Coppa Italia, 5punti per ogni Champions League; 3 punti per ogni Coppa delle Coppe vinta; 2 punti per ogni Coppa delle Fiere, Uefa o Europa League vinta. Sono esclusi dalla valutazione i campionati disputati che vanno dal 1943 al 1946.

IN QUESTA SPECIALE CLASSIFICA SECONDO I NOSTRI CALCOLI IL TARANTO AVREBBE (92.5 PUNTI DI COEFFICIENTE MENTRE L'AREZZO 74.75)

Verrà attribuito un punteggio crescente, a partire da uno, a quella società che dalla sommatoria avrà realizzato il punteggio più basso fino ad attribuire il maggior punteggio a quella società che dalla sommatoria di punteggi avrà realizzato quello più alto. In caso di parità, prevarrà la squadra che ha disputato il maggior numero di campionati in serie A, a parità di numero di campionati, prevarrà chi ha disputato il maggior numero di campionati in serie B; e via via si vedrà il maggior numero di campionati disputati in I divisione, in II divisione e, in caso di ulteriore parità, la Dea bendata sceglierà a sorteggio.

Il restante 25% verrà attribuito valutando il terzo criterio individuato nel Comunicato, quello del NUMERO MEDIO DEGLI SPETTATORI dalla stagione 2008/2009 alla stagione 2012/2013, tenendo conto delle sole gare interne della regoular season, dividendo il totale degli spettatori (paganti e abbonati), secondo i dati forniti dalla SIAE, per il numero degli incontri disputati .

Anche in tal caso sarà assegnato un punteggio crescente, a partire da 1, a quelle società con valore più basso fino ad attribuire punteggio più alto a quella società il cui numero medio di spettatori risulti più elevato. In caso di parità prevarrà quella società che abbia realizzato il numero medio di spettatori più elevati nell’ultimo campionato disputato. In caso di ulteriore parità, tutto sarà deciso dal sorteggio.

Nello stilare la classifica finale si farà ricorso ad una formuletta “magica”: punteggio finale realizzato dalla società in virtù del primo criterio x0,50 + punteggio finale realizzato in virtù del secondo criterio x 0,25 + punteggio finale realizzato in virtù del terzo criterio x 0,25 = TARANTO IN LEGA PRO.

E già questa volta dovrebbe toccare proprio a noi. La nostra diretta antagonista, l’Arezzo, che ci ha malamente buttato fuori dai play-off, non possiede uno stadio a norma secondo i criteri infrastrutturali previsti dalla terza serie unica nazionale, dai quali non si può assolutamente prescindere e che hanno già inflitto colpi di mannaia all’Akragas, Arzanese, Correggese, Poggibonsi e Porto Tolle.

 Ed infatti la normativa regola, nei dettagli, ogni aspetto dalla dimensioni e caratteristiche del terreno di gioco, porte e porta di riserva, bandierine d’angolo, panchine e quarto uomo,ai cartelloni pubblicitari, dall’accesso al terreno di gioco, spogliatoi delle squadre,degli arbitri,infermeria , accesso dei mezzi di soccorso e dotazioni sanitarie, al locale per il controllo antidoping, parcheggi delle squadre e degli ufficiali di gara, sedute individuali, tribune riservate agli spettatori, tribuna stampa, postazioni per radiocronisti e telecronisti,sala lavoro giornalisti e fotografi, sala conferenze stampa.

La disciplina più rigorosa riguarda l’impianto di illuminazione e la capienza dello stadio. L’impianto di illuminazione deve infatti produrre determinati valori di illuminamento orizzontale, deve essere dotato  di un impianto di sicurezza ad alimentazione continua, che garantisca un’autonomia di almeno 60 minuti, e di un generatore di emergenza che garantisca i valori di illuminamento per almeno 15 minuti. 
Quanto allo stadio, in I divisione la capienza minima prevista è di 4.000 posti, in II divisione di 2.500; inoltre deve essere dotato di sistemi strutturali per la separazione delle tifoserie, di adeguati sistemi di videosorveglianza. In caso di livelli di illuminazione e capienza inferiori per le neopromosse,è stato prevista la possibilità di adeguamento da realizzarsi entro e non oltre il 31.03. 2013. L’Arezzo quindi dovrebbe essere fuori dai giochi.

Incrociamo le dita dunque e aspettiamo gli eventi. La fontana di Piazza Ebalia attende da troppo tempo.

A CURA DI ALESSIA SIMEONE