mercoledì 11 marzo 2015

TARANTO NUOVA LAMPEDUSA...MIGLIAIA DI PROFUGHI IN ARRIVO

Il ministero dell’Interno, guidato da Angelino Alfano, ha scelto infatti proprio il nostro porto per realizzare un “hub di identificazione” di immigrati. Insomma, tutti i profughi che partiranno dalla Libia nei prossimi mesi verranno qui, a Taranto. La notizia, clamorosa, è riportata stamattina in esclusiva dal Corriere del Mezzogiorno. L’agenzia europea Frontex ha quantificato i migranti pronti a partire da un minimo di 500.000 ad un massimo di un milione di persone. Un’enormità. Una vera ‘bomba umana’, come minacciato dall’Isis, lo Stato Islamico che ha preso il controllo di una buona parte della Libia. 

Venerdì scorso, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, l’Autorità portuale e la Capitaneria di porto di Taranto hanno svolto una prima riunione tecnica per individuare alcune possibili alternative all’interno dello scalo ionico come richiesto dal Viminale. La certezza, almeno per il momento, è che bisognerà allestire un’area capace di accogliere almeno 500 persone per un periodo di tempo che varia tra le 48 e 72 ore. Informazioni ancora sommarie ma che rendono l’idea del piano di accoglienza che il governo sta preparando per far fronte agli arrivi.

Taranto come Lampedusa. Anzi, Taranto ‘diventa’ Lampedusa perchè proprio dalla Sicilia gli immigrati verranno trasferiti in Puglia. L’invio della nave San Giorno della Marina Militare appena dieci giorni fa, ricorda il Corriere, ha rappresentato solo un primo passo verso la difesa delle coste italiane dagli sbarchi. Ed anche la presenza a bordo del mezzo anfibio di almeno settanta tra medici e personale infermieristico lo conferma.

“Ci si prepara a mesi in cui le coste siciliane saranno quasi prese d’assalto da barconi carichi di disperati che abbandonano la zona di guerra per chiedere ospitalità in Italia e nel resto dell’Europa”.

“A Taranto i profughi resterebbero un massimo di tre giorni; cioè solo il tempo necessario per le operazioni di identificazione poi, anche in base alla disponibilità dei centri d’accoglienza e delle strutture per minori non accompagnati o per famiglie, verrebbero trasferiti” è quanto si legge nell’articolo dell’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno. Facile prevedere che i prossimi saranno mesi molto, molto difficili

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